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Dalla prefazione di Fulvio Castellani: "Nonostante la sua giovane età, Livia Blundo riesce a coltivare la propria interiorità con momenti traslucidi e pregnanti. Alterna, in tal modo, attimi di dolcezza ad altre sequenze di malinconica riflessione. Ed ecco che i suoi versi diventano altrettanti specchi del proprio Io, delle attese, del sogno che sfugge l'ombra con ondate di acqua fresca, di meditata armonia espressiva. Se 'monotona è la vita/ con l'albero che immobile/ attende', subito dopo si affaccia alla finestra uno sguardo di luce e un braccio amico che le offrono una linfa nuova per gustare un sipario trasparente che la rituffa in un cielo azzurro... È chiaro il linguaggio di Livia Blundo [...] ci offre lo specchio di una gioventù che guarda al dopo pur non dimenticando l'ieri e la quotidiana presenza di una realtà dalle colorazioni cangianti. [...]"